È boom di turisti tra le colline dell’Astigiano: Nizza è la più visitata

da “La Stampa” del 26.05.2018 Riccardo Coletti

I numeri del turismo astigiano parlano chiaro: nel 2017 sono stati 370 mila le notti trascorse in struttura dai turisti, 200 mila quelle vendute nei piccoli comuni della provincia.

Nizza Monferrato, unica città con il centro storico «core zone» Unesco è la più visitata ed ha raggiunto quota 20 mila notti. Costigliole è terza in classifica (17672) seguita da Canelli (16721) e Agliano (16552). Castelnuovo Don Bosco è «solo» settimo con 14096 visitatori ed è preceduto, a sorpresa, da Penango con 16515 visitatori.

Le statistiche regionali prendono in considerazione due tipi di «numeri»: le notti trascorse nei comuni astigiani, 370 mila, e i turisti arrivati in una struttura nei 118 comuni che compongono la provincia: 147 mila. Anno dopo anno i dati crescono e rispetto al 2016 il trend è in aumento con 27 mila letti e 7 mila visitatori in più rispetto al 2016. «Circa l’8% – commenta Marco Gabusi, presidente della Provincia di Asti -, siamo in pieno momento espansivo. Certo i numeri non potranno sempre salire con questo ritmo, ma abbiamo ancora ampio margine. Dobbiamo essere bravi, sia come pubblico che come privati, a saper intercettare la domanda».

L’Astigiano non è una meta classica dove il soggiorno dura dai 5 ai 7 giorni. In media chi sceglie le colline come destinazione lo fa per un soggiorno che non supera le 3 notti. Il dato è statistico e conta sia le fuga da weekend con i soggiorni di una settimana dei turisti esteri e ne fa una media.

Italiani e stranieri, differenze

Le statistiche, però, rivelano dati tutto tranne che scontanti: se gli stranieri sono la maggioranza degli acquirenti di posti letto che hanno voluto scoprire l’astigiano, 212 su 370 mila, gli italiani sono la maggioranza dei turisti. Ne sono arrivati quasi 81 mila mentre chi arriva da altri paesi si è fermato a quota 73 mila. «L’indicazione è chiara – commenta Marco Lovisolo, assessore al Turismo di Nizza Monferrato-: siamo una meta turistica a tutti gli effetti, ma non possiamo permetterci il dilettantismo». I servizi sono la base per attrarre e coccolare i visitatori. «Servizi semplici come l’informazione turistica – aggiunge Lovisolo -, noi abbiamo potenziato lo Iat di Nizza investendo in comunicazione ed ha dato risultati. Restano alcune questioni che tuttora non sono state del tutto recepite dagli operatori: una su tutte la stagionalità».

I periodi più gettonati

I flussi indicano due macro periodi: tarda primavera e fine estate. «Da maggio in poi inizia la nostra alta stagione – annota Lovisolo -, se tutti siamo pronti ad accettare questo calendario i dati cresceranno ancora. Ora intercettiamo turisti di passaggio, ma la cosa non è un limite, anzi una vantaggio. Lo dimostrano i feedback raccolti dal nostro Iat: più di un visitatore ha organizzato una seconda vacanza sulle nostre colline dopo esserci passato mentre visitava altri territori».

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